Attorno al certificato di idoneità alla pratica sportiva gravita sempre una certa perplessità: è obbligatorio presentarlo, ad esempio, per avere accesso a una palestra? E in piscina? Serve a mio figlio per fare educazione motoria a scuola? E chi lo può rilasciare? Serve un medico sportivo o è sufficiente un medico di base o il pediatra? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza attraverso questo articolo, ricordandovi che il nostro centro di medicina estetica e bioingegneria dello sport Abamed, a Bovalino, che si avvale della collaborazione del medico dello Sport prof. Pasquale Favasuli (medico sociale della Reggina calcio fin dai tempi della Serie A), è disponibile a chiarire eventualmente i vostri dubbi anche in altra sede.
Il primo aspetto su cui è indispensabile fare luce è la natura dell’attività fisica. La legge in Italia ne individua sostanzialmente tre: attività ludico-motoria amatoriale, attività sportiva non agonistica, attività sportiva agonistica.
L’attività ludico-motoria amatoriale
Per attività ludico-motoria amatoriale si intende la pratica di quelle attività volte al benessere psicofisico del praticante senza che questi sia tesserato per una società sportiva. Tale attività non deve essere esercitata sotto forma di competizione. È il caso ad esempio del tennis, del calcetto, della danza, del fitness e di tutte quelle attività che possono essere praticate liberamente. Per queste attività non è obbligatoria la presentazione di alcun certificato medico. D’altro canto è consigliabile – ma ripetiamo, non obbligatorio – rivolgersi al proprio medico curante o a un medico dello sport per un check-up. Anche se amatoriale, l’attività motoria richiede comunque un impiego di energie superiore alla norma; un parere medico preventivo può non solo evitare rischi per la salute verificando la nostra condizione, ma anche indirizzarci verso l’attività che più fa al caso del nostro fisico e del nostro organismo. Su richiesta dell’interessato, il medico può rilasciare il cosiddetto “certificato di sana e robusta costituzione”.
L’attività sportiva non agonistica
Per attività sportiva non agonistica si intende il complesso di quelle attività motorie che, indipendentemente dal tesseramento del praticante presso una società sportiva, non sono ritenute di carattere agonistico. Ne sono esempio le attività svolte presso istituti scolastici in orario extra curriculare, la fase di selezione dei Giochi della Gioventù e tutte le altre pratiche di tipo non agonistico. Per queste attività è obbligatorio presentare il certificato di idoneità alla pratica dell’attività sportiva non agonistica, che può essere rilasciato dal medico dello sport e in alcuni casi anche dal medico curante o dal pediatra. Il certificato ha durata annuale e tariffa soggetta al medico che lo rilascia.
L’attività sportiva agonistica
Per attività sportiva agonistica si intende il complesso di quelle attività che vengono esercitate in forma continuativa e organizzate da società sportive o enti di promozione sportiva riconosciuti dal C.O.N.I., oltre che le fasi nazionali dei Giochi della Gioventù. L’atleta agonista deve obbligatoriamente disporre di un libretto sanitario che viene rilasciato dal medico dello sport alla prima visita di idoneità obbligatoria. Il libretto deve essere richiesto dalla società presso cui l’atleta è tesserato e può essere rilasciato solo da medici specialisti in medicina dello sport. Il certificato di idoneità ha validità di un anno (anche se per alcuni sport, come il golf, la validità è di due anni). Il certificato viene rilasciato a pagamento.
Attività motoria nella scuole: è obbligatorio il certificato?
Per quanto riguarda le lezioni di educazione motoria all’interno dell’orario scolastico, non è obbligatorio presentare alcun certificato medico. Le lezioni sono infatti obbligatorie ed è viceversa necessario un certificato che attesti l’impossibilità da parte dello studente a prendervi parte per motivi di salute.
Come funziona la visita medico-sportiva
Fatta un po’ di chiarezza circa l’obbligatorietà o meno di presentare certificati in relazione all’attività motoria praticata, è bene anche spiegare in cosa consiste la visita medico-sportiva.
La visita medico-sportiva propriamente detta può essere effettuata esclusivamente da specialisti di medicina dello sport. Questi si avvalgono della collaborazione e della consulenza di specialisti in altri settori per esami diagnostici o accertamenti specifici. Nel dettaglio la visita medico-sportiva è così strutturata:
- raccolta di dati e storia clinica del paziente e della sua famiglia;
- visita cardiologica con elettrocardiogramma basale e sotto sforzo;
- esame spirometrico;
- misurazione peso e altezza;
- misurazione optometrica;
- valutazione posturale;
- esame urine.
Espletato tutto l’iter, il medico dello sport provvede al rilascio del certificato all’idoneità (o alla non idoneità) alla pratica dell’attività sportiva agonistica.
In alcuni casi, il medico dello sport può richiedere al paziente di sostenere accertamenti ulteriori o esami supplementari, in relazione al quadro clinico dello stesso. L’insieme degli esami di cui consta la visita medico-sportiva permette non solo un’accurata analisi dell’aspirante atleta agonista, ma anche di scoprire patologie latenti prima che queste si manifestino con sintomi visibili.
La medicina dello sport rappresenta un’eccellenza per l’Italia per professionalità e scrupolosità del sistema. Sono molti e noti i casi in cui atleti che praticavano regolarmente attività sportiva agonistica all’estero non hanno ottenuto l’idoneità in Italia per la maggiore attenzione con cui viene trattata la materia. Presso Abamed, il nostro centro di medicina estetica e bioingegneria dello sport, è possibile chiedere una consulenza al dott. Pasquale Favasuli, specialista in medicina dello sport, medico sociale della Reggina calcio fin dalla Serie A, e sostenere la visita medico-sportiva in tutta sicurezza e con i massimi standard di carattere nazionale. Puoi prenotare o chiedere ulteriori informazioni chiamando i numeri 0964.61143 o 329.8629868, scrivendo a abamed@libero.it, oppure cliccando qui.
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